“Io, Leonardo” è un film uscito al cinema nell’ottobre del 2019, realizzato dal regista Jesus Garces Lambert. Il regista si era già occupato di un altro artista raccontandone la vita nel film Caravaggio – L’anima e il sangue. Io, Leonardo è un film biografico che vede come protagonista Luca Argentero nei panni dell’artista Leonardo Da Vinci, mentre la voce fuori campo è di Francesco Pannofino. Le scene sono girate nei luoghi dove ha vissuto l’artista.
Non è il solito film biografico o romanzato sulla vita di un grande dell’arte perché il tutto viene visto sotto un’altra prospettiva.
La scena iniziale ci mostra Leonardo da Vinci all’interno di una caverna mentre pronuncia testuali parole: “Spinto dalla mia insaziabile curiosità, giunsi all’entrata di una grande caverna e subito sentii in me paura e desiderio. Paura per le tenebre intorno a me e desiderio di scoprire cosa esse celavano”. Subito dopo vediamo Leonardo neonato che nuota in acqua.
Queste parole ci fanno riflettere forse sul fatto che ogni uomo ha paura e desiderio allo stesso tempo ma sta poi all’uomo stesso decidere cosa assecondare.
I dialoghi del film sono tratti dai suoi scritti, come, ad esempio, il Trattato di pittura, ma nel film possiamo vedere anche un vortice dei suoi disegni – schizzi riguardanti l’anatomia, ma anche progettazioni riguardanti le meccaniche che si animano nei vari frame e diventano realtà.
La camera oscura è l’unico luogo dove può essere libero ed è il tempio delle sue ossessioni, dove prendono forma le sue idee in piena solitudine. Il film ripercorre le tappe più importanti dell’artista come, per esempio, la scena nella bottega di Andrea del Verrocchio, l’incontro con artisti e allievi alla corte di Milano, fino al suo viaggio in Francia. Possiamo vedere anche la nascita di alcune delle sue opere più importanti e, nello stesso momento, le sue riflessioni, le sue ossessioni; molto interessante trovo la parte del dialogo interiore dell’artista.
Questo film mi piace perché ti fa entrare dentro il pensiero, dentro la sfera interiore, nella profondità della sua mente, nei ragionamenti di Leonardo e nelle sue emozioni che, per la ma maggior parte sono sconosciuti. Egli non era soltanto un genio, ma anche un uomo con i suoi ricordi e le sue paure che vediamo nel film attraverso una serie di flashback.
Molti suoi pensieri e frasi ci fanno riflettere, come ad esempio le seguenti:
“È l’occhio, che tutte le umani arti consiglia e corregge, che conduce l’uomo in ogni luogo.”
“La pittura è scienza, nipote di Natura e parente di Dio!”
“Il pittore è il padrone di tutte le cose che possono essere pensate dall’uomo, perché se ha desiderio di vedere bellezze che lo innamorino possiede il potere di crearle dal nulla”.
E’ un film che rivedresti tante volte, perché affascina, ci colpisce e ci rende partecipi, ma soprattutto ci fa comprendere molte cose riguardanti questo genio; non è un documentario divulgativo.
Consiglio vivamente questo film perché ha un taglio diverso ed introspettivo, ma soprattutto perché ci fa riflettere.