Finalmente uno spazio tutto nostro. Finalmente uno spazio libero. Finalmente uno spazio nel mondo esterno – quello vero, sconfinato; non più provincia o regione o nazione, bensì Mondo.

Il nostro intento è quello di farci conoscere in modo diretto, senza filtri, e in modo semplice. In un momento in cui gli spazi dedicati ai giovani sono ristretti, noi ci facciamo promotori di una rivoluzione silenziosa, di un’arte accessibile a tutti.

La nostra galleria virtuale potrà mutare forma in base alla volontà degli artisti che si alterneranno per esporre in essa il frutto del proprio lavoro. Perciò avremo modo di spaziare presentando luoghi realmente esistenti oppure totalmente immaginari, ideati ad hoc per l’occasione. Potremo fornirvi le coordinate di vere e proprie istituzioni dell’arte o di luoghi lontani anni luce da queste, purché la cosa ci solletichi l’intelletto e ci renda in grado di mostrarvi l’arte dall’alto in basso.

La galleria virtuale sarà una sezione molto importante del nostro sito e la inauguriamo presentando due mostre che riflettono sul flagello mondiale degli ultimi tempi: il COVID-19. La prima, è stata posta in essere da Denise Scascitelli Benedetti e il suo punto di origine combacia con lo stesso punto da cui origina Spècola; la seconda, ci arriva da una città dell’estremo oriente della Cina, Harbin, ed è opera di Rui Zhe Wang.

Riportiamo infine le parole dei succitati autori a proposito del lavoro da essi presentatoci:

FFP2/V – Denise Scascitelli Benedetti

Avevo intenzione di documentare il periodo del primo lockdown attraverso una serie di fotografie che realizzavo ogni mattina, cercando di creare un’abitudine costante nel tempo, che, normalmente, non saremmo in grado di mantenere nella vita di tutti i giorni.

Indossando una maschera protettiva, ho rivolto lo sguardo in camera adottando una sorta di “travestimento fotografico” in cui alternavo, di volta in volta, un look perfettamente pulito e ordinato con un look più sciatto. Di sicuro i vestiti che ho indosso parlano di me, del mio carattere.

L’idea di coprirmi la bocca, nel mio caso con una mascherina, vuole ricordare l’atteggiamento tipico delle donne giapponesi che quando sorridono tendono a coprirsi il volto per non mostrare le loro emozioni.

FFP2/V

MAMA – Ruizhe Wang

Volevo fare una serie di lavori sul Corona Virus, così ho comprato abiti e occhiali protettivi su internet.

Mia madre è diventata il soggetto del mio lavoro.

Il processo di scatto era molto difficile. Quando si indossano indumenti protettivi non è conveniente muoversi, è difficile respirare, e gli occhiali sono oscurati dall’appannamento. Più tardi, scattando e annaffiando, l’intera scena mi ha dato un forte impatto: mia madre coi vestiti protettivi, l’acqua precipitata sul terreno, le piantine sul terreno, e forse la cosa più importante era la speranza nel mio cuore.

(La frase più ripetuta da mia madre in quel momento era:«È così doloroso per me indossarlo per un po’, immagino quanto sarà difficile per i paramedici indossarlo per fare il loro dovere.»)

MAMA

2 Comments

  • Armando, Novembre 8, 2020 @ 11:16 am

    Buongiorno, sono una persona che di arte ne capisce poco o nulla. Per quanto mi riguarda conosco solo l’arte che è collegata ai motori (stile delle: macchine, autocarri, motoscafi, moto ecc.). Però predisporre l’arte in modo virtuale è una bellissima opportunità, esperienza, ma soprattutto di questi tempi un modo di avvicinare anche quelli come me a questo tipo di arte

    • specola, Novembre 8, 2020 @ 5:56 pm

      Grazie Armando! Persone come te ci danno la forza per continuare a fare quello che facciamo!

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