Il primo artista del 2022 ad essere ospitato nella nostra galleria è Emanuele Massari. Presentiamo qui due serie di lavori: la prima è incentrata sul concetto di metamorfosi e comprende 3 dipinti, la seconda riflette invece su ciò che sono i vizi capitali ed è composta da 6 stampe. Ecco riportate qui sotto le stesse parole dell’artista, chiamato, come di consueto, ad introdurre le proprie opere.
Metamorfosi
La serie dedicata al tema della Metamorfosi è il risultato di una ricerca che prende come protagonista il corpo umano e i suoi mutamenti, tratti sia dalla realtà che dall’immaginazione. Visivamente le immagini mostrano una particolare attenzione per i dettagli e per l’espressività delle scene ispirate da forme artistiche del passato: come la teatralità del Barocco, le luci e l’enfasi di Caravaggio, l’eleganza dei Preraffaelliti e la visionarietà simbolista. Il risultato di queste influenze evidenzia figure, colte nel momento stesso delle loro trasformazioni violente e surreali, che cercano di catturare le emozioni e l’attenzione di chi le osserva: come la trasformazione dell’uomo in un albero, simbolo della paura più paralizzante che si concretizza in un ultimo urlo disperato, oppure il trittico, intitolato Le Metamorfosi della carne, dove si raccontano cambiamenti reali (la transizione sessuale, l’influenza delle emozioni più forti sul corpo e sui nostri atteggiamenti e l’invecchiamento inevitabile) esasperati da una visionarietà tratta da mitologie e leggende, fino ad arrivare alla Metamorfosi di Narciso, ispirata dalla versione ellenistica del famoso mito, dove il giovane, consapevole di essersi innamorato del suo irraggiungibile riflesso, si uccide e dal sangue che tocca la terra sarebbero nati i fiori di Narciso; un’immagine questa che appare tanto cruda quando delicata, e che non tradisce il contrasto tra il corpo e gli elementi del cambiamento, descritti anche negli altri dipinti.
I sette Vizi Capitali
La serie, realizzata con le tecniche della xilografia e della linografia, rappresenta i Sette vizi capitali incarnati nei loro animali più rappresentativi: l’Accidia, impersonata dall’ asino che dorme sul torchio, la Superbia, rappresentata dal pavone che si vanta davanti allo specchio, La Lussuria, incarnata dalla libidinosa lince, l’Avarizia, con la lupa stretta gelosamente ai suoi beni, l’Invidia e l’Ira, con il cane che sbrana il suo stesso cuore e infine la Gola, con il maiale che mangia ossessivamente dolci.