Oltre – Chiara Cardinali

Oltre è un invito ad andare oltre se stessi, oltre le proprie paure, le proprie ombre. In questo lavoro non c’è solo una ricerca psicologica ed artistica ma nasce principalmente dalla necessità di indagare me stessa: una graduale scoperta di sfaccettature che ricompongono il mio Io e le mie fragilità. Questo lavoro non parte solamente da una semplice auto-rappresentazione superficiale, ma cerca la profondità di chi sono e di cosa mi ha fatto arrivare ad essere ciò che sono ora. Tutto nasce da un semplice autoscatto, sul quale ho sentito la necessità di intervenire prima con delle grafiti e poi con la pittura, sovrapponendo sempre più materia su questa figura fino a farla scomparire del tutto. L’autoscatto diventa per me non solo identità dove riconoscermi e spogliarmi dalle maschere costruite nel tempo, ma anche specchio psicologico delle mie paure, pensieri e ansie. Proprio in questa riflessione subentra il concetto di negazione di identità che inconsciamente e involontariamente si è palesato nel lavoro e nella mia persona. Il concetto che più mi ha affascinato della negazione è la filosofia di Jung che le attribuisce alla mancata separazione dalla madre; questo è forse il fulcro nevralgico nel mio lavoro: la negazione legata alla perdita di mia madre. La netta somiglianza tra me e lei e la separazione brusca dovuta alla sua malattia mi hanno portato ad avere una negazione di quello che è il mio inconscio. La parziale non accettazione della nostra somiglianza mi ha portato via via a coprire sempre di più pittoricamente la mia figura fino a farla scomparire e lasciare pochi elementi riconducibili ad una figura umana, che non si ricollega più a me ma diventa astratta. Un inconscio astratto che guarda inerme ciò che accade, frastagliato da ombre di una natura che si fa tra la vita e la morte.